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Pont Aven e Gauguin - https://www.claudiovianello.com

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©2025 Claudio VIANELLO
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1860, Pensione Gloanec a Pont Aven e i primi artisti stranieri -  2025, Sulla destra la targa ricordo del gruppo artisti di Pont Aven


1886, Gauguin decide di lasciare Parigi per Pont Aven
"Pont Aven e Paul Gauguin: Un Viaggio tra Arte e Crisi"

Pont Aven, oggi conta circa 2900 abitanti, ma nel 1800 ne contava qualche centinaio. È un classico porticciolo immerso nelle coste frastagliate bretoni, esattamente nell'estuario del fiume Aven. Allora contava 14 mulini e qualche decina di case... La Bretagna per i pittori dell'ottocento ha sempre avuto un certo fascino. Cosa attraeva i pittori in questo luogo remoto con poche centinaia di abitanti?  Innanzitutto la vita contadina, i paesaggi e l'umiltà del paese. Sembrava che Pont Aven aspettasse i pittori, e spesso li accoglieva senza storcere il naso anche se erano squattrinati. Nel 1850 a Port Aven arrivarono i primi pittori, americani, scandinavi, inglesi e olandesi. Nel 1860 apri la Pensione Gloanec con Marie-Jeanne e Joseph Gloanec che era ubicata proprio all'entrata della cittadina, una posizione strategica. Con l'avvento della nuova ferrovia, era l'estate del 1864 arrivò per caso Henry A. Bacon (1839-1912), fu uno dei primi pittori americani ammessi alla scuola di Belle Arti, di Parigi, si fermò nel villaggio di Pont Aven rimanendone letteralmente folgorato. Così di ritorno a Parigi ringraziò quel gruppo di artisti stranieri che lo avevano invitato e che ne avevano già parlato molto bene.
Iniziarono così, con un tam tam ad arrivare altri pittori. Da li a poco arrivò anche il giovane Paul Gauguin, che con il crollo della borsa di Parigi, era il 1882; (fu la peggiore crisi dell'economia francese nel diciannovesimo secolo). Nell'incidente rimasero coinvolti più del 25 percento degli intermediari, tra cui anche il giovane Paul Gauguin che ci lavorava. Nel 1882 Gauguin proverà avendo perso il lavoro di intermediario a dedicarsi interamente alla pittura, che fino ad allora era stata, la sua passione. Purtroppo, provò a mantenere la sua famiglia con la vendita dei quadri, ma l'opera falli, non si vendeva nulla. Così fu costretto a staccarsi dalla sua prima moglie  e inviarla in Danimarca insieme ai suoi figli presso i nonni materni. Nel 1886 non trova altra soluzione,  quella di abbandonare Parigi e dedicarsi come lavoro interamente alla pittura. Nell’estate dell’86 Gauguin si stabilirà a Pont-Aven facendo conoscenza con Émile Bernard, Henri Delavallée, Charles Laval e Fernand Du Puigaudeau. Nell'inverno dello stesso anno Gauguin ritornerà a Parigi, per provare a vendere i suoi quadri, niente non si vendono. Così a Parigi incontrerà il fratello Theo di Vincent Van Gogh, proprio per vendergli qualcosa. Vincent Van Gogh era intenzionato ad aprire una scuola di pittura in Provenza, esattamente come stava facendo Gauguin insieme agli altri artisti di Pont Aven. Così Gauguin seguì Vincent ad Arles, dopo numerose richieste, ma Gauguin era troppo irrequieto e così il soggiorno ad Arles con Van Gogh finì molto presto e partì per la Martinica, aveva voglia di cambiare aria.
Ritornò a Pont Avene il 26 gennaio del 1888 per restarci fino al 1891.Tra il 1886 ed il 1896, questo gruppo di artisti costituito attorno alla figura di Gauguin: Emile Bernard, Paul Sérusier, Charles Filiger, Georges Lacombe, Louis Roy, Francesco Mogens Ballin, Maxime Maufra, Jan Verkade, Claude Emile Schuffenecker, prese vita il movimento che passò alla storia dell'arte, con il nome di "Scuola di Pont-Aven".
Nel 1985 venne inaugurato il museo delle belle arti di Pont Aven. Sono circa 200 le opere che accolgono i visitatori, di quella scuola, la scuola di Pont Aven. Una collezione che ti porta a capire l'effervescenza artistica che si muoveva dalla metà fino alla fine del XIX secolo


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