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Bretagne 2025 - https://www.claudiovianello.com

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©2025 Claudio VIANELLO
2025 ©Claudio Vianello
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Bretagne 2025
Appunti di viaggio


Un viaggio in un Paese incontaminato, la Bretagne
 


di ©Claudio Vianello
Da Mont Saint Michel in Normandia, a Vannes in Bretagna. 1554 Km in dieci giorni per un totale di emozioni incalcolabili.

La Bretagne una terra tutta da scoprire, immersa nel verde dai mille colori, dalla immensità della natura oltre a essere sospesa tra l'Oceano Atlantico incontaminato e il suo popolo, il Bretone.
Un Paese che cambia in continuazione con delle secche da mozzafiato, delle spiagge bianchissime, tantissimi fari e tantissima e tantissima ancora, cultura incontaminata, più le ostriche.

1) Giorno (Km 123)
Partenza dall'aeroporto di Venezia, il Marco Polo con destinazione Nantes. Arrivati a Nantes prendiamo a noleggio un' auto elettrica media, una Renault 5, nuovissima con un'autonomia di 410 chilometri, almeno così ci dice il noleggiatore. Un po' titubanti ma sicuri di voler provare l'elettrico. Ndc In Italia sono i rifornimenti a quanto leggo spesso carenti, soprattutto i tempi di ricarica e le colonnine veloci introvabili.
Affrontiamo questo viaggio convinti di vedere paesaggi nuovi, sconosciuti almeno da noi. Puntiamo come prima tappa alla città di Rennes, visto l'orario ormai tardo. Ricordo che il sole tramonta alle 22:10 a fine Luglio, facciamo un giro per mangiare qualcosa e vedere il centro, scopriamo che alle 23 in punto, inizia il gioco di luci proiettato sul palazzo  del Parlamento(1*). Un gioco di luci fantastiche che ti fa capire cos'è quella città, la cultura al 100% regalandoti storia, quella vera Bretone e Francese.

2) Giorno (Km 145)
Sveglia alle 7, colazione e partenza verso la Città di Dinan con visita alla città, alle sue case con gli inserti di legno in bella vista e poi il porto. Si prosegue per la città fortificata Saint Malo, di parcheggi sulla zona ce ne sono più che abbastanza, se vuoi camminare un po' lo trovi gratis, altrimenti paghi per due ore 4 euro nelle immediate vicinanze. Una bella camminata di circa un'ora sui Rempart (lungo tutto la fortezza, che poi vedi la città dall'alto), una capatina a  vedere la spiaggia, dove per proteggere le mura dalle maree hanno creato delle palificazioni tutto intorno. Si riprende verso Cancale, solamente 14 Km per raggiungere la patria delle ostriche francesi. Arriviamo con la bassa marea, uno spettacolo unico... Sembra di stare sul set di un film, degustiamo un piatto di ostriche con tre sapori diversi, l'ultima quella piatta, la più delicata e lattiginosa un'ostrica andata persa dopo una infestazione da batteri.(ritrovata dalla famiglia Cadoret, che le alleva dal 1880 a Belon) (2*). Costo totale per 12 ostriche 6/3/3 15 euro +1,50 per il limone, guai a mettere il limone su quelle di Belon.
Si riparte alla scoperta, ai confini tra la Bretagna e la Normandia di Mont Saint Michel, arriviamo verso le 17,30 ed è subito meraviglia, unica al mondo. Dopo essermi innamorato anni fa, di una fotografia con le pecore in primo piano e sul fondo il Monte, scopriamo di essere alloggiati proprio dentro quella fotografia. Peccato per il tempo non troppo bello, una spruzzatina di pioggia giusto quella che da fastidio e vento, non importa via a fotografare.

3) Giorno (Km 211)
È indubbio che la costa bretone per la sua morfologia ha bisogno di molti fari. Fari che servono per la navigazione della costa.
Sveglia alle sette, colazione e via verso Cap Fréhel ad ammirare il faro che sovrasta il promontorio, arriviamo di buonora, giusto per assaporare con calma tutta la zona, parcheggiamo in uno dei tanti parcheggi gratuiti nelle vicinanze, a pochi passi dal faro, e via verso la spiaggia di Dinard, spiaggia che si affaccia sul golfo di Saint Malo. Dinard uno dei gioielli della Costa Smeralda francese:questa splendida località balneare mostra ancora l'eleganza del turismo aristocratico di fine '800, i fasti della Belle Époque. Le sue ville arroccate fronte mare e i suoi hotel sembrano aver fermato il tempo per un turismo altolocato. E via di nuovo verso Saint Brieuc,  per ammirare il suo centro storico a pochi chilometri dalla spiaggia. Il suo centro storico è un fermarsi con il tempo e guardare a bocca aperta le sue case a graticcio del XV e XVI secolo.
La nostra terza giornata in Bretagna, dopo aver passato Paimpol e le sue spiagge in piena secca è volata via, come d'altronde questa vacanza piena di paesaggi stupendi, spiagge senza fine. Ci dirigiamo verso la cittadina di Tréguier dove passeremo la notte, in B&B del 1300, una favola. Avete presente in quei romanzi, dove tuffi dentro e sei dentro in un' altra epoca. Eccolo.

4) Giorno (Km 153)
Il quarto giorno inizia costeggiando la costa di granito rosa, un altro dei panorami che caratterizzano la costa Bretone. Un susseguirsi di panorami uno più bello dell'altro, difficile dire qual'è il più interessante. La cote de granit rose, chiamata così dalla colorazione della sua roccia dovuta alla particolarità del quarzo. Ci fermiamo per visitare tutta questa zona tra Perros-Guirec e Ploumanac'h,  tra cui la casa dei doganieri incastonata tra due grandi rocce e il faro.Una capatina in spiaggia, a Trégastel, giusto il tempo di immortalarla e via, verso Morlaix dove arriviamo nel primo pomeriggio. Ormai anche questa quarta giornata in Bretagne se ne sta volando via e così raggiungiamo  Roscoff dove arriviamo verso le 18 e trenta, e la bassa marea al porto è da cartolina.

5) Giorno (Km 159)
Ci si alza presto per visitare un po' la città, che ci ha ospitato per la notte, Roscoff, un acquisto in boulangerie dove il pane è un'opera d'arte. Acquistiamo 2 croissant dal costo di 1,30 all'uno . Si parte in direzione delle splendide spiagge bianche del Pays des Abers, la plage du Chateau e Pays d'Iroise...  Entriamo nel parco protetto di Ile Saint Laurent, dove ci facciamo un buon bagno rigenerativo, tra i tanti turisti che prendono il sole... Dopo il break via verso Saint Mathieu, dove il verde continua ad abbracciarci. Qui le scogliere sono scoscese, spazzate dal mare e dai venti, dove il faro è ubicato alla fine del promontorio e fa da guardiano alle rovine di una antica abbazia del VI° dedicata a Saint Mathieu (4*). La paint Saint Mathieu è a pochi chilometri dal porto di Le Conquet , dove proseguiamo verso Brest nel tardo pomeriggio e dove passeremo la notte.
Brest una città moderna ricostruita totalmente. Durante la seconda guerra mondiale nei primi di settembre del 1944,  gli americani, era il 6 giugno, sbarcarono in Normandia. Nel loro avanzare a Brest trovarono molte difficoltà. La battaglia fu funesta per conquistare la città, le truppe alleate dovettero bombardare incessantemente per aver ragione sulle fortificazioni tedesche. Alla fine la città di Brest fu rasa al suolo.

6) Giorno (Km 195)
Si parte di buonora in direzione di La Roche-Maurice, nel Finistère per ammirare uno dei molti enclos paroissial e del suo castello ormai in rovina(3*) sempre nel Finistére. In pratica è un susseguirsi di nuove emozioni, passiamo per Landévennec, dove visitiamo le rovine della vecchia abbazia passando per la créperie Goustadig. Via verso Pointe de Pen-Hir (5*). Le falesie di Pointe de Pen-Hir sono situate nella penisola di Crozon, sono una spettacolare formazione rocciosa a picco sul mare, alte circa 70mt. In questo luogo la natura incontaminata, si presenta con colori e profumi ovunque.  Dall'alto offre panorami mozzafiato sull'Oceano Atlantico, guardando verso nord-ovest puoi vedere la penisola con il faro di Saint Mathieu e le formazioni rocciose che si elevano dal mare, come i faraglioni chiamati Les Tas de Pois. Si prosegue verso Camaret-sur-mer, cittadina all’estremità della penisola di Crozon, Camaret è chiamata anche la città degli artisti, perchè nelle sue viuzze cittadine, ai bordi del porto convivono gli artisti nelle loro botteghe, con le loro opere. Oltre il bel porticciolo, una banchina che costeggia il molo, dalla parte opposta l'oceano con una spiaggia bianchissima. Alla sua estremità c'è un cimitero di barche, abbandonate e arrugginite, poco più in la, la cappella di Notre-Dame de Rocamadour con i suoi modellini di barche, ex-voto che scendono dalla volta centrale. La passeggiata finisce alla torre Vauban, detta anche “torre dorata” per la sua tinta ocra, oggi patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, la torre serviva in difesa della sponda di Camaret. È una giornata molto impegnativa quest'oggi, si riparte verso Locronan, uno dei borghi più belli della Francia, un borgo che ti affascina, ti investe facendoti sentire nel pieno medioevo. In questo borgo sono stati girati diversi film tra cui "Tess" (1979) di Roman Polanski. Un ultimo sguardo e via verso Douarnenez, dove passeremo la notte.

7) Giorno (Km 160)
E siamo arrivati al nostro settimo giorno di Bretagna, oggi si inizia con  Pointe de Raz. La Punta del Raz è un territorio preservato e giudicato come uno dei grandi siti di Francia, ad accoglierti è la Statua di "Notre Dame des naufrages", qui sei in una  riserva protetta per volatili, tra cui i gabbiani e i cormorani. Questa è la parte più occidentale della regione del Finistére che con le onde e le sue scogliere alte fino a 70 metri finisce . Le sue scogliere sembrano scolpite, in lontananza si vede il faro a forma quadrata dell’îlot de la Vieille, fu acceso per la prima volta nel 1887. Ancora più in la, puoi ammirare l’isola di Sein. Ci muoviamo verso la costa  del Pays Bigouden e per strada ci fermiano a  Saint Jean de Trolimon, a nordest di Pointe de la Torche, nel Finistère meridionale, qui c'è la cappella di Notre Dame de Tronoën, fatalità è chiusa per restauro, ma sul davanti c'è il calvario (6*) più vecchio di Francia dedicato alla passione di Cristo.  Proseguiamo in direzione Concarneau, vicino a Quimper e qui vicino ci facciamo un altro stop. Esattamente sulla spiaggia dei surfisti, quella di La Torche, nella baia di Audierne. Una spiaggia talmente bella, lunga e bianca che se ti dimentichi di stare in Europa, sognando a occhi aperti, ti pare di stare alle Seychelles. Una moltitudine di surfisti che cavalcano le onde dell'oceano Atlantico, insieme a una colonia di gabbianelle anche loro a cavallo delle onde. Uno sguardo a questa splendida spiaggia e via verso la cittadina di Quimper. Quimper, una deliziosa cittadina Bretone , una visita alle case con graticci e alla sua cattedrale di Saint Corentin de Quimper, costruita tra il XIII° e il XV° sulle fondamenta di un'antica cattedrale romana.  Il suo stile gotico ti prende con le sue guglie gemelle alte 75 metri. Si riparte con destinazione  Concarneau e la cittadella fortificata sul porto. Qui passeremo la nostra settima notte.

8) Giorno (Km 159)
Prima di lasciarla definitivamente Concarneau ci facciamo un giro tra i banchi del mercato, e tra frutta, formaggi, salumi, fragole e pesce, spuntano i granchi ragno, comunemente chiamati da noi grancevole e gli astici, ci mettiamo in auto. La prossima fermata è importante per il periodo di fine ottocento, Pont Aven e la sua via dei Mulini, di cui mi occuperò in una speciale pagina, visto l'importanza nella storia dell'arte di questa cittadina francese. Lo accenno solo, dal 1850 fu un ritrovo per pittori francesi e stranieri in contrapposizione a quelli impressionisti di Parigi, tra cui Paul Gauguin che arriverà in Bretagna,solo nel 1886. Questa scuola venne chiamata la scuola di Pont Aven e nel 1985 venne inaugurato il museo delle belle arti, che ospita una splendida collezione di opere uniche tra cui Paul Gauguin, Émile Bernard, Paul-Émile Colin, Paul Sérusier, Charles Filiger, Maxime Maufra, Henry Moret, Ernest de Chamaillard, Louis Roy, il costo per entrare e di soli 8 euro. In questi giorni c'è la mostra  de le Sorcières (Le streghe), visitabile fino al 16 Novembre 2025. Dopo oltre tre ore di permanenza a Pont Aven riprendiamo il viaggio verso il paese di Riec Belon; lasciamo il Finistére per entrare nel Morbihan, dove nelle sue acque, la famiglia Cadoret  alleva dal 1880 le ostriche piatte. Lungo la strada  verso la città di Quiberon, ci fermiamo a vedere la casa del pescatore, un manufatto singolo su di un'isoletta che rimane li intatta in balia del mare, ormai meta dei turisti. È l'isola di Saint Cado, poco distante un lembo di sabbia dorata ci dice che siamo sul territorio della baia di Ria d'Étel. Una spiaggia, Étel infinita, all'entrata un'immensa secca, dove i parcheggi per i turisti sono gratuiti e dove regna la spettacolarità del luogo, con isole, insenature e spiagge non ancora battute dalla massa, un posto unico. Arriviamo a Quiberon verso le 19, devo dire che dopo oltre 150 km percorsi nella giornata di oggi, il mare ti rilassa. Eccolo il promontorio del Quiberon con la città di Quiberon affacciata sull'oceano, una cittadina molto frequentata, infatti è la prima spiaggia dove troviamo molti turisti. Una spiaggia alla moda. Al nostro arrivo in hotel chiediamo dove poter mangiare, ci indicano dei locali verso il porto, fronte mare e ci consigliano di prenotare. Cosa che facciamo per le 20:30, al ristorante de La Marine, dove ci presentiamo puntuali per cenare. Alla fine tra un trancio di rombo su un cuscino di patate e verdure, un croustillant di astice con verdure, una bottiglia di sidro  più un caffè, anche qui senza il coperto con acqua e pane inclusi, il tutto per una spesa di 68,70 euro., così il nostro ottavo giorno per la Bretagna si conclude.

9) Giorno (Km 104)
E così tra una spiaggia bianchissima e tanta e tanta cultura ancora, dopo la stupenda giornata di ieri, partiamo per il nostro penultimo giorno in Bretagne alla ricerca di altre atmosfere da portarci a casa. Costeggiamo la Cote Sauvage nel Morbihan, alla ricerca della spiaggia degli surfisti, una spiaggia lunga circa 14 Km con una varietà straordinaria di paesaggi e di coste, siamo alla plage de Port Blanc, la spiaggia dello surf e lo si vede fin da subito come arriviamo. Ci rimettiamo in viaggio, una fugace visita alla Plage de Penthièvre dove l'oceano quasi si scontra tra le due coste, siamo sulla Avenue de l'Ocean, qui vediamo i surf  trike sulla spiaggia. Si riprende la strada verso le nostre ultime tappe, di questo splendido viaggio in terra di Bretagna. La strada percorsa al confronto di tutto quello che abbiamo visitato è nulla, via ancora verso Carnac e i suoi Alignements du Menhirs, chiamati anche dolmen e/o camminamenti, questi si estendono per chilometri. Allineamenti di pietre eretti nel Neolitico da comunità della zona tra il V° millennio a.C. Nel primo pomeriggio si prosegue per il golfo di Morbihan, dove ci imbarcheremo per fare una crociera di 4 ore intorno al golfo vedere le spiagge e i porticcioli, una zona riparata d'inverno, ricercatissima per i suoi posti barca, si dice che ci sia una lista di attesa che va dai 10/15 anni per un posto barca. Siamo quasi arrivati a Vannes, dove arriviamo verso le 19, prendiamo alloggio per l'ultima notte in Bretagna e usciamo verso il porto per cenare. Ci fermiamo presso il ristorante Atlantique, dove prendiamo dei gamberi rosa, una grancevola e un fish and chips, per un totale complessivo di euro 51,70. Due passi in centro e rientro.

10) Ultimo giorno (Km 160) per un totale di 1554 Km con una spesa totale di 85 euro per le ricariche. Un punto di forza per la Francia.
Oggi dobbiamo partire alla volta dell'aeroporto di Nantes dove dobbiamo fare la ricarica, consegnare l'auto e imbarcarci. Prima però vogliamo visitare le saline  di Guerande, un giretto in città a Vannes per vedere le case a graticcio e via verso le saline, dove arriviamo verso le 10 e 30.  La nostra avventura in terra bretone si conclude qui.

Al prossimo e un grazie, grazie ad Antonella, che ne è stata l'artefice


I punti di forza per una vacanza in Bretagna
1) Se hai intenzione di noleggiare un'auto, prendila elettrica. Il costo medio di una ricarica al Kwh è di 0,29/0,35 a 150KW di potenza
2) Non ci sono autostrade e le strade regionali sono percorribili senza problemi di sorta e senza cantieri
3) I parcheggi sono quasi tutti gratuiti eccetto se vai nei centri città, se sono blu sono con il disco orario e quelli bianchi "payant" a pagamento e a tempo. Per i grandi parcheggi nei vari siti, il costo per l'intera giornata è fisso dai 4 agli 8 euro
4) Se vai con il camper trovi molti posti dove potrai parcheggiare
5) Tieni presente che gli autovelox non sono segnalati, ma il rispetto dei limiti è sempre dovuto
6) Il mangiare ha degli ottimi prezzi, il pesce, crostacei e le ostriche  sono per tutti i portafogli

(1*) Il palazzo del Parlamento di Bretagna costruito nel 1604, su progetto dell'architetto Salomon de Brosse, e fu sede del Parlement de Bretagne dalla sua costruzione fino al 1790 in seguito palazzo di Giustizia. Dal 1804 ospita la corte di appello della città.
(2*)L'ostrica di Belon (Ostrea edulis) in seguito di un'infestazione era sparita, purtroppo può accadere, le ostriche, come tutti gli organismi viventi, sono soggette a malattie e parassiti che possono portarle alla morte. Le ostriche di Belon, in particolare, sono note per la loro delicatezza e la necessità di condizioni ambientali ottimali per la loro sopravvivenza
(3*) Tra la baia di Morlaix e il golfo di Brest, gli enclos paroissiaux sono dei tipici dei borghi bretoni, che in uno spazio ristretto e recintato contengono, una chiesa, un ossario, un calvario bretone decorato con dei personaggi, una cappella, una porta trionfale e spesso anche un cimitero. Le scene scolpite nella pietra collegano il mondo dei vivi al regno dei cieli. Questi stupendi monumenti edificati dal XV al XVII secolo, celebrano il fervore religioso regionale e l'opulenza dei padroni che mercanteggiavano con i tessuti di seta attraverso le loro navi.
(4*)   L'abbazia Saint-Mathieu de Fine-Terre è un'abbazia del VI°, le cui rovine sono nel territorio comunale di Plougonvelin, nel  Finistère. L'abbazia un tempo era dedicata a san Matteo apostolo ed evangelista, di cui una volta ne conservava anche il cranio.
(5*) Sul promontorio di punta Ben-Hir c'è una gigantesca croce di Lorena in ricordo dei numerosi marinai bretoni che partirono per unirsi alla Francia durante la Seconda Guerra Mondiale e mai più tornati. Inaugurata dal Generale de Gaulle il 15 luglio 1951, è opera dell'architetto Mathon e dello scultore Bazin
(6*) Il calvario bretone,  è un complesso religioso monumentale spesso all'interno di un "enclos paroissial" tipico della Bretagna. Complessi religiosi costruiti da facoltosi mercanti di tessuti, il calvario in questo caso racconta la via Crucis e fu costruito tra il 1450 e 1460 di fronte alla cappella di Notre Dame, che andò a sostituire un antico tempio romano gallico dedicato a Venere


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